Se state pensando di organizzare un viaggio in Perù e volete conoscere un po’ di più su questo Paese, scoprire qual è il periodo migliore per visitarlo e vi state già dando da fare per arricchire la vostra guida e scoprire cosa vedere in Perù: siete nel posto giusto. Skyscanner vi rivela cosa fare e cosa vedere in Perù, per un viaggio indimenticabile!
Quando andare in Perù: periodo migliore
La stagione migliore per visitare i siti archeologici e le città dell’altipiano peruviano è la nostra estate, più o meno da maggio a metà settembre, che coincide con la stagione secca in Perù. In questo periodo, in Perù il clima è mite lungo la costa, freddo e soleggiato sugli altipiani andini. Questo purtroppo non vale per la foresta amazzonica, in cui spesso scoppiano acquazzoni improvvisi verso le ore centrali della giornata durante tutto l’anno. Se decidete di spingervi fin qui, i mesi di giugno e luglio sono quelli meno piovosi, un pò più soleggiati e soprattutto meno caldi e umidi.
Cosa vedere in Perù: i luoghi più iconici
Il Perù è un paese molto esteso e, a meno che non abbiate qualche mese a disposizione, dovrete fare delle scelte. Oltre alle distanze, un altro fattore importante da tenere in considerazione quando programmate un viaggio in Perù è l’altitudine. Il Perù è attraversato dalle Ande da nord a sud e molti tra i luoghi più turistici (come lo stesso Machu Picchu) si trovano a un’altitudine che supera i 2500-3000 mt.
Per evitare il “mal di montagna” (che si manifesta con sintomi che vanno dal semplice mal di testa, al vomito) è bene abituarsi all’altitudine studiando un itinerario ad altitudine crescente; in questo modo il fisico si adatterà pian piano e non avrete alcun problema. A questo scopo, il giro classico del Perù (fattibile interamente via terra con gli autobus locali o utilizzando voli interni) è quello che scende lungo la costa fino a Nasca, da lì si raggiunge prima Arequipa, poi Cusco e poi il lago Titicaca, fino a Machu Picchu per poi fare rientro a Lima. Avendo più tempo vale sicuramente la pena spingersi fino a Puerto Maldonado per esplorare l’Amazzonia e, a nord, nella zona di Huaraz per fare trekking sulla magnifica Cordillera Blanca con le sue vette che raggiungono i 6000 metri. Partendo da Lima e andando verso sud ecco i luoghi che non potete perdervi:
Paracas, l’oasi di Huacachina e le linee di Nasca
Le emozioni non mancano già dai primi chilometri; si scende lungo la leggendaria Carretera Panamericana, la strada super panoramica che attraversa le pampas e le dune del deserto, con l’oceano Pacifico a fare da sfondo. La prima tappa è sul mare, nella cittadina di Paracas con la sua Riserva Naturale e le Isole Ballestas, chiamate le Galapagos del Perù. Con una gita in barca di poche ore potrete osservare i leoni marini, i pellicani, i pinguini e tanti altri volatili marini. La cittadina di Paracas è piccola e riuscirete ad esplorarla comodamente con una bella pedalata in bicicletta. Da qui ci si sposta verso l’interno fino all’oasi di Huacachina, un lago naturale circondato da alte dune sabbiose dove è possibile sbizzarrirsi con i dune buggy o con il sand board (per i più temerari). Si prosegue poi verso l’arido deserto di Nasca, famoso in tutto il mondo per le misteriose linee. Proprio quest’anno una ricercatrice italiana ha scoperto dei pozzi che punteggiano il deserto, i cosiddetti “puquios” ed ha dimostrato che gli Inca erano in grado di prendere l’acqua che scorreva nel sottosuolo attraverso un sistema di alta ingegneria idraulica. Con l’acqua raccolta potevano attrarre le popolazioni vicine in uno dei luoghi più sacri dell’antica civiltà precolombiana per compiere i loro riti e le loro cerimonie lungo i percorsi tracciati dalle famose linee. Se non avete paura del volo potete sorvolare le linee per 30 minuti con un piccolo aereo da 4 posti.
Arequipa e il Colca Canyon
Arequipa, anche detta la “città bianca”, è la città coloniale più bella e più raffinata di tutto il Perù. Si trova ad un altitudine di 2400 mt ed è consigliabile trascorrervi almeno due giorni per acclimatarsi prima di dirigersi verso le Ande. Le cose interessanti da vedere ad Arequipa sono diverse, tra cui sicuramente spicca il monastero di clausura di Santa Catalina, uno dei più importanti monumenti religiosi del Perù. Questo monastero fondato nel 1580 è praticamente una cittadella e, in epoca coloniale, fu usata per ricevere suore provenienti dalle più ricche famiglie spagnole. Se siete interessati alle civiltà precolombiane una tappa obbligata è anche il Museo Santuario Andinos dov’è esposta Juanita, la famosa Vergine congelata. Si tratta del corpo congelato (e meravigliosamente conservato) di una ragazza inca di circa 12-14 anni morta presumibilmente intorno al 1450 e usata come vittima sacrificale.È stata scoperta sulla cordigliera andina negli anni ’90 e il suo perfetto stato di conservazione ha permesso di scoprire nuove informazioni sulla salute e la nutrizione degli Inca, nonché sui loro rituali. Altri luoghi da non perdere sono il Museo dell’Alpaca, la piccola fabbrica di cioccolato che si trova vicino al Monastero e naturalmente la meravigliosa Plaza de Armas con i suoi tanti bar ed ottimi ristoranti dove potersi rifocillare a suon di ceviche e pisco sour.
Il giorno seguente sarete pronti per esplorare il secondo canyon più profondo del mondo: il Colca Canyon (3191 metri di profondità!). Il paesaggio è veramente suggestivo e potrete godere appieno di questa meraviglia della natura con un trekking a piedi o a cavallo.
Il lago Titicaca
La cittadina di Puno rappresenta un’ottima base per esplorare il lago Titicaca. Questo grande lago che il Perù condivide con la Bolivia si trova a un’altitudine di ben 3.800 metri, ed è il più alto lago navigabile del mondo! Le sue acque sono cristalline e i raggi del sole d’alta quota illuminano l’altipiano donandogli un’atmosfera quasi magica. Il lago è abitato dai discendenti di comunità antichissime, come gli Uros, che sono antenati degli Inca. Vale il viaggio una gita sull’isola di Taquile, un posto fuori dal tempo dove si parla ancora Quechua. Gli abitanti di quest’isola hanno un’organizzazione sociale molto particolare, tutti si producono i loro abiti da soli (e il lavoro a maglia è un’attività esclusivamente maschile, mentre le donne si occupano dei filati e della tessitura) e utilizzano diverse componenti dell’abbigliamento (gonne, pon pon, cappelli, ecc) per manifestare il loro status sociale all’interno della comunità (sposato, fidanzato, libero, persona in carica, ex persona in carica e via dicendo). Nel 2005 “Taquile e la sua arte tessile” sono stati nominati “Capolavori del Patrimonio Orale ed Immateriale dell’Umanità” dall’UNESCO.
Un’altra peculiarità interessante del lago sono le famose Isole Galleggianti, una cinquantina di isole galleggianti costruite usando strati di canne che crescono sul lago e abitate da una comunità di circa 2000 persone**.
Cusco, le Rainbow Mountains e la valle sacra degli Inca
Da Puno si risale a nord verso Cusco, l’antica capitale degli Inca dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1983. Tantissime le cose da vedere qui: il grande palazzo Hatun Cancha Rumi che conserva la famosa “Pietra dai dodici angoli”, il centro cerimoniale di Kenko, il sito archeologico Inca di Tambomachay con i suoi acquedotti, canali e cascate che si articolano lungo le rocce terrazzate, le rovine militari di PucaPucara per finire con la fortezza di Sacsayhuaman che domina la città.
Da Cusco si fanno poi tutta una serie di escursioni che rappresenteranno probabilmente l’apice del vostro viaggio in Perù. Prima su tutte la gita alle Rainbow Mountain (montagne arcobaleno) di Vinicunca; non troverete informazioni su queste incredibili montagne dalle striature multicolori in nessuna guida perchè sono state scoperte da pochissimo tempo ed aperte al pubblico per la prima volta proprio quest’anno (erano ricoperte dai ghiacciai quindi inaccessibili). Il trekking per raggiungerle vi metterà a dura prova (si raggiungono i 5200 mt) ma sarà impossibile dimenticarle.
Sempre da Cusco, per arrivare a Aguas Calientes (che rappresenta il punto di partenza per salire a Machu Picchu) attraverserete poi la magnifica valle di Urubamba, ovvero “la Valle Sacra degli Inca”. Qui da non perdere ci sono le rovine di Pisaq all’imboccatura della valle e la fortezza e la cittadella di Ollantaytambo, ovvero il migliore esempio ancora esistente di pianificazione urbanistica degli Inca.
Machu Picchu
Che dire, Machu Picchu è un sogno, l’alba sulla città perduta degli Inca immersa tra le nuvole rimane scolpita nella memoria di tutti i viaggiatori che visitano il Perù. Se avete almeno 2 o 3 giorni a disposizione ci sono diversi trekking per raggiungerla utilizzando le antiche vie degli Inca, come l’Inca Trail e il Salkantay Trail, che vi faranno vivere una delle esperienze più memorabili della vostra vita. Percorrendo il Salkantay Trail, ad esempio, si attraversa il passo Salkantay a 6200 mt e si può dormire in alcuni igloo di vetro trasparenti sospesi sulla roccia. La vista della Valle Sacra da queste capsule futuristiche è qualcosa di incredibile, una vera e propria esperienza once-in-a-lifetime.
È fondamentale prenotare con un certo anticipo i cammini Inca poiché le entrate sono limitate nel numero (guide comprese) e può accadere che non ci siano posti disponibili per diversi giorni. Molto è stato scritto su Machu Picchu, ma viverlo di persona è sicuramente memorabile.

Lima
La visita alla capitale peruviana può iniziare da una bella passeggiata nel centro storico. Si parte da Plaza San Martin con la Cattedrale, il Municipio e il palazzo del Governo per poi continuare verso il convento e la chiesa di San Francesco che rappresenta uno dei più grandi complessi monumentali di stampo coloniale di tutto il Perù. Non lontano da qui, merita una visita il Museo Larco che espone la migliore e più ampia collezione di oro e argento pre-colombiani, insieme alla famosa collezione di ceramiche erotiche.
Se volete vivere un’esperienza più autentica e popolare dirigetevi poi nel quartiere di Barranco, il quartiere bohémien della città, quello degli artisti e delle case color pastello, delle gallerie d’arte e dei localini dove fermarsi a bere un ottimo pisco sour ascoltando musica retro.
Ma Lima è anche una delle città che vanta il maggior numero di ristoranti stellati al mondo ed è un peccato non concedersi un ceviche firmato dal pluripremiato Gaston Acurio da “Astrid e Gaston” o al “La Mar” o un piatto di cucina Nikkei al “Maido” come degna conclusione di questo incredibile viaggio nella terra degli Inca.
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